Isentress® – Raltegravir

Che cos’è ISENTRESS?
ISENTRESS è un medicinale contenente il principio attivo raltegravir. Il medicinale è disponibile in
compresse ovali di colore rosa (400 mg).

 Aggiornamento 2014*

Per che cosa si usa ISENTRESS?
ISENTRESS è un farmaco antivirale. Viene usato in associazione con altri medicinali antivirali per il trattamento degli adulti con infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV-1), un virus che causa la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). ISENTRESS deve essere usato solo in pazienti già in terapia per l’infezione da HIV, se le analisi mostrano che il virus si sta moltiplicando nel sangue nonostante il trattamento.
Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.

Come si usa ISENTRESS?
La terapia con ISENTRESS deve essere avviata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV. Si assume nella dose da 400 mg due volte al giorno, con o senza cibo. Occorre prestare cautela quando il medicinale viene prescritto per pazienti anziani o pazienti con seri problemi al fegato.

Come agisce ISENTRESS?
Raltegravir, il principio attivo di ISENTRESS, è un ‘inibitore dell’integrasi’. Questa sostanza blocca un enzima (integrasi) coinvolto in una fase della riproduzione dell’HIV. Quando l’enzima è bloccato, il virus non riesce a riprodursi normalmente e, di conseguenza, la diffusione dell’infezione viene rallentata. ISENTRESS, assunto in combinazione con altri farmaci antivirali, riduce la quantità di HIV nel sangue e la mantiene a livello basso. ISENTRESS non cura l’infezione da HIV o l’AIDS ma può
ritardare i danni prodotti al sistema immunitario e l’insorgere di infezioni e malattie associate all’AIDS.

Quali studi sono stati effettuati su ISENTRESS?
Gli effetti di ISENTRESS sono stati analizzati in modelli sperimentali prima di essere studiati sugli esseri umani.
I due studi principali condotti su ISENTRESS, ancora in corso e della durata prevista di massimo tre anni, hanno reclutato un totale di 699 pazienti con infezione da HIV di età compresa tra 16 e 74 anni.
Tutti i pazienti sono già in trattamento con la ‘terapia di base ottimizzata’ (una combinazione di altri farmaci antivirali selezionati per ciascun paziente perché avevano le probabilità migliori di ridurre i livelli di HIV nel sangue) a cui è stato aggiunto alternativamente ISENTRESS o placebo (trattamento fittizio). La principale misura di efficacia era la riduzione dei livelli di HIV nel sangue (carica virale) dopo 16 settimane.

Quali benefici ha mostrato ISENTRESS nel corso degli studi?
ISENTRESS si dimostrava più efficace del placebo nel ridurre la carica virale. Dopo 16 settimane, il 77% dei pazienti che assumevano ISENTRESS in aggiunta alla terapia di base ottimizzata aveva una carica virale inferiore alle 400 copie per ml di sangue, rispetto al 42% dei pazienti che ricevevano placebo più terapia di base ottimizzata. Il CHMP ha tenuto conto anche dei risultati osservati dopo 24 settimane e questi mostravano che la risposta osservata a 16 settimane veniva confermata a 24 settimane.

Qual è il rischio associato a ISENTRESS?
Gli effetti collaterali più comuni di ISENTRESS (osservati in un numero compreso tra 1 e 10 pazienti su 100) sono capogiro, vertigini, mal di pancia, flatulenza (gas), stitichezza, prurito, lipodistrofia (abnorme distribuzione del grasso corporeo), iperidrosi (sudorazione eccessiva), artralgia (dolore alle articolazioni), spossatezza (stanchezza) e astenia (debolezza). Per l’elenco completo degli effetti indesiderati rilevati con ISENTRESS, si rimanda al foglio illustrativo.
ISENTRESS non deve essere utilizzato in soggetti che potrebbero essere ipersensibili (allergici) al raltegravir o a uno qualsiasi degli altri componenti.
Come nel caso di altri medicinali anti-HIV, i pazienti che assumono ISENTRESS possono essere a rischio di osteonecrosi (morte del tessuto osseo) o sindrome da riattivazione immunitaria (sintomi di infezione causati dalla riattivazione del sistema immunitario).
Durante gli studi clinici, i pazienti che ricevevano ISENTRESS mostravano una maggiore incidenza di cancro rispetto ai pazienti che ricevevano la terapia di base ottimizzata. Non è noto se il cancro in questi casi era dovuto all’uso di ISENTRESS.

Perché è stato approvato ISENTRESS?
Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha stabilito che i benefici di ISENTRESS, assunto in combinazione con altri medicinali antiretrovirali, sono superiori ai suoi rischi per il trattamento dell’infezione da HIV-1 in pazienti adulti già in terapia con prova di replicazione dell’HIV-1 nonostante la terapia antiretrovirale in corso. Questa indicazione si basa sui dati di 24 settimane di due studi che mettono a confronto il medicinale con il placebo. Il comitato ha raccomandato il rilascio
dell’autorizzazione all’immissione in commercio per ISENTRESS.
ISENTRESS è stato autorizzato con ‘approvazione condizionata’. Ciò significa che devono essere forniti ulteriori dati su questo medicinale. Ogni anno, l’Agenzia europea per i medicinali (EMEA) revisionerà le nuove informazioni che si renderanno disponibili e questa sintesi verrà aggiornata di conseguenza.

Quali informazioni sono ancora attese per ISENTRESS?
La ditta che produce ISENTRESS fornirà ulteriori risultati di 48 settimane degli studi impiegati nella valutazione del medicinale. La ditta predisporrà, inoltre, studi per monitorare lo sviluppo di resistenza al raltegravir e presenterà al CHMP il piano di uno studio per monitorare la sicurezza dei pazienti che assumono ISENTRESS.

Altre informazioni su ISENTRESS:
Il 20 dicembre 2007, la Commissione europea ha rilasciato a Merck Sharp & Dohme Limited
un’autorizzazione all’immissione in commercio per ISENTRESS valida in tutta l’Unione europea.
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Ultimo aggiornamento di questa sintesi: 12-2007.

Per tutte le ulteriori informazioni si rimanda al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Fonte: EMEA

Ultima revisione: Revision 7 – Published 29/07/09


 Raltegravir: ora farmaco a tutto tondo
30giugno 2010

Studi clinici dal C.R.O.I. 2011


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*Aggiornamento 2014 dal CROI di Boston

Dai risultati di uno studio emerge che l’inibitore dell’integrasi raltegravir (Isentress) sarebbe superiore, in termini di probabilità complessiva di fallimento terapeutico, rispetto ai due inibitori della proteasi potenziati con ritonavir atazanavir (Reyataz) e darunavir (Prezista).

Lo studio ha coinvolto 1809 pazienti sieropositivi naive al trattamento, che sono stati randomizzati in tre gruppi per ricevere: o il raltegravir; o l’atazanavir potenziato con ritonavir; oppure il darunavir potenziato con ritonavir. Tutti e tre i farmaci sono stati assunti in associazione a tenofovir e FTC (co-formulati nel Truvada), e i progressi dei partecipanti sono stati monitorati per un lasso di tempo di 96 settimane.

Alla 96° settimana, erano riusciti ad abbassare la carica virale al di sotto delle 50 copie/ml l’88% dei pazienti nel braccio dell’atazanavir, il 94% di quello del raltegravir e l’89% di quello del darunavir.

Se in termini di fallimento virologico non si sono registrate differenze cospicue tra i tre gruppi, c’è però da considerare che molti più pazienti hanno dovuto sospendere il trattamento con gli altri due farmaci a causa principalmente dell’insorgenza di problemi gastrointestinali (sia nel braccio dell’atazanavir che in quello del darunavir) e di itterizia (nel braccio dell’atazanavir).

Si tratta di risultati di cui probabilmente si terrà conto la prossima volta che saranno riviste le linee guida sul trattamento.

Fonte: Aidsmap