L’accesso alle cure della persona straniera: indicazioni operative

In uno scenario dominato da crescenti flussi migratori è quanto mai necessario fornire agli operatori socio-sanitari e ai mediatori linguistico-culturali, strumenti di intervento volti ad assicurare una risposta efficace al bisogno di tutela della salute della persona straniera.

Tale considerazione ha spinto un gruppo di ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e di esperti legali, in collaborazione con il Ministero della Salute e con gli specialisti in editoria scientifica e grafica del Settore Attività Editoriali dell’ISS, a stilare una guida operativa sull’accesso alle cure dei migranti.

L’impulso alla realizzazione del lavoro è stato fornito dalla conclusione dell’Accordo Stato-Regioni (anno 2013), con cui si è voluto assicurare, sull’intero territorio nazionale, la parità di trattamento della persona straniera sotto il duplice profilo dell’assistenza sanitaria e dell’accesso alle cure per i soggetti più vulnerabili. Rilevante, nella materia, è stato anche il recepimento, con DLvo 4 marzo 2014 n. 38, della Direttiva 011/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, che ha ampliato, per i cittadini dell’Unione Europea, la possibilità di accedere alle cure sanitarie negli altri stati membri.

 

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