Semi di Gay

Di Pino Zumbo
Flavio è in vacanza in Italia. Finalmente.
È tanto che non lasciava il Bosforo…
Il suo piccolo furgone/camper anni 70, piazzato davanti alla sterminata spiaggia, gli permette un pieno e totale relax, si ferma dove gli garba… quando gli pare
.


 

A Rodi Garganico, le nuvole della sera sopraggiungono di sorpresa, tingendo il cielo di rosa e fuxia.
I riflessi fiammeggianti dell’ultimo sole, rimbalzano sull’immensa distesa d’acqua allietando i due amici, che discorrono amabilmente tenendo un manufatto di marijuana tra le dita.
Sono rilassati, si godono i colori del tramonto sul mare.
Flavio si dondola beatamente sull’amaca al ritmo del venticello, Aurora è sdraiata comodamente sul lettino di vimini, la bottiglia di Prosecco giace nel ghiaccio dentro un coccio d’anfora.
Lo sciabordio rassicurante e ripetitivo della risacca si srotola armonico sul bagnasciuga, il vociare si esaurisce spontaneamente…
Il silenzio umano lascia il posto ai suoni della natura, prestando il fianco all’abbiocco.
L’assopimento aleggia  ristoratore.
Disegna un sorriso sui volti sereni e sonnecchianti…
È un momento di stasi… un momento… sublime.

Uno spiffero gelido li attraversa… istintivamente aprono gli occhi.
Viruz è seduto sui gradini del furgone, sotto la piccola veranda.
La coppia lo guarda, ma non si stupisce… lo conoscono, da molti anni.
Flavio esordisce con sguardo e voce loquaci:
Guarda chi c’è… Hai dimenticato qualcosa dall’ultima volta?
Aurora è sarcastica, in sintonia con lo spirito dell’amico.
L’immondo Viruz… l’abominevole killer… l’ammazzasette… sempre tra i piedi…
Il doposcuola su sesso e potere dell’ultimo incontro… non ti è bastato?
Sì, certo. Abbastanza esaustivo.
Ma visto che hai una ospite, vorrei approfondire alcuni aspetti non toccati l’ultima volta.
Ti ho spiegato che comandare è meglio che fottere*, cosa mi sono dimenticato?
Viruz non ha dubbi:
L’aspetto umano.
Che cazzo dici?
Aurora inorridisce…
L’aspetto umano? Schifosissima merda. Che cosa ti è mai fregato a te… dell’aspetto umano?
Flavio non si scompone, intuisce immediatamente il motivo dell’estemporanea visita.
La sai lunga carognone… sei qui per… Aurora.
Vuoi sapere cose, che ti può dire solo lei…
Viruz sorride. Sgamato subito, bruciato sull’approccio.
Aurora invece, ancora non ha capito bene…
Mi ha infettata! Che altro vuole ancora, questo pezzo d’infame da me?
Certamente vorrà sapere delle cose, come al solito…
Cose a cui io, probabilmente non saprei rispondere.
…Perché no?
Viruz entra subito nel merito.
Perché è un banalissimo eterosessuale.
Tu invece, dovresti avere altre ottiche…
Tipo quali?
L’ambiguità sessuale. Il conflitto. La sofferenza. Il calvario.
Aurora capisce.

Ha incontrato casualmente Flavio sul Gargano il giorno prima.
È romana, anche lei è in vacanza, ma è appena giunta alla conclusione di un lungo e straordinario percorso all’interno di se stessa.
Poche settimane prima ha compiuto l’ultima tappa di un tragitto prolungato e intenso.
Adesso la convalescenza sta finendo. Quando è partita era Marco… ora è Aurora.
Tra qualche giorno, verrà l’ora di ritornare… nella sua nuova vita.
Viruz è lì, solo per parlare con lei.

Ma a lei… non fa’ per nulla piacere:
Per quale assurdo motivo, dovrei raccontarti i cazzacci miei? Rispondere alle tue fottute domande?
Viruz è cristallino:
Perché la tua… è stata la prima ‘categoria’ da cui ho attinto le mie primissime vittime ufficiali.
Per qualche anno, è stata (erroneamente) l’unica ‘categoria’.
Già. Poi si sono accorti anche di puttane e drogati… (pulizia ‘divina’ infettiva delle città… tutto è bene ciò che finisce bene…), spariva solo la feccia, i deviati, i reietti.
Quello stigma esiste e resiste ancora… ma la favoletta delle ‘categorie’ scomunicanti è finita da un bel pezzo. Da molti anni ormai (anche se pare pochi lo sappiano, chissà poi perché) le categorie non esistono più, solo comportamenti a rischio.
Ora… ci sono dentro tutti.
Non m’interessano i tuoi fattacci personali.
M’interessa aprire uno spaccato sul tuo mondo.
Che intendi dire?
La storia, le origini, qualche aneddoto…
Aurora si scambia un’occhiata con Flavio… si sorridono.
Questa merda malcagata, è fatta così… s’accultura.

I due amici praticamente non si conoscono.
Si sono visti una sola volta, qualche mese prima in Italia.
Comunicano (con altri) da qualche tempo su un sito.
Creato, gestito e curato da pazienti Hiv/Aids (ma anche non…).
Dove avvengono scambi, informazione, prevenzione, sensibilizzazione e affini.
Poco prima dell’abbiocco, stavano ridendo spassionatamente insieme.
Qualche giorno prima, in un topic pubblicato da qualcuno sul suddetto sito, chissà per quale assurdo motivo, la parola finocchio viene automaticamente censurata come ‘offesa’ e trasformata altrettanto volontariamente nella parola gay…
Quindi, frasi come: Mi sono fatto una tisana di semi di finocchio…
si trasforma in: Mi sono fatto una tisana con semi di gay, oppure pinzimonio di finocchio, diventa… pinzimonio di gay…
Togliendo il grottesco e scartando il grandguignol, rimane… una cazzata tragicomica.

Flavio premette…
Per gli aneddoti ci penserà Aurora, ma su storie, origini e miti posso darti una mano io.
La transessualità sembra legata ad un’alterazione ormonale durante lo sviluppo del feto.
La maggior parte ha cause genetiche.
S’inoltra
Persone non classificabili come maschi o femmine, sono sempre vissute.
Ho letto e scritto di miti e culti molto antichi, oltre a quelli greci e romani.
Viruz ha più confidenza con Flavio. Parte subito con le domande.
Cosa vuol dire Androgino e Ermafrodita?
Flavio alzandosi di scatto, prende dal camper uno dei molti quaderni, contenenti vecchi appunti.
Androgino… Se non erro, Platone introdusse l’argomento nel IV secolo a.C.
Punta il dito su un periodo, appuntato per una ricerca tanto tempo prima.
Eccolo. Riportato testuale dal Simposio:
“Nei tempi andati, la nostra natura non era quella che è oggi, ma molto differente.
Allora c’erano tra gli uomini tre generi, e non due, il maschio e la femmina, come adesso.
Ne esisteva un terzo, che aveva entrambi i caratteri: era il genere androgino, che per aspetto e nome aveva caratteristiche sia maschili che femminili.
Ora non è rimasto che il nome, che suona per dileggio.”
Flavio ricorda bene quella ricerca…
Per gli storici, androgino aveva a che vedere con l’idea della crescita e della rinascita.
Si ritrova in molti riti di fertilità, in cui Cielo e Terra si uniscono per generare la vita.
Gli antichi lo immaginavano presente alla creazione del mondo e credevano rappresentasse la perfezione divina, dal momento che in lui coincidevano gli opposti.
Aveva un’unica testa con due facce orientate in senso opposto, una con la barba e l’altra senza.
Aurora ascolta senza interrompere rabboccando i bicchieri.
Non era figlio del Sole come gli uomini, né della Terra come le donne, ma della Luna.
Il mito, dice che la perfezione lo rese arrogante… così Zeus lo divise in due…
Da quel momento l’uomo deve passare la vita a cercare l’altra metà, per ritrovare la sua completezza.
Flavio alza il bicchiere in un brindisi muto con Aurora.
Ermafrodita… nel I secolo d.C. il mito è raccontato dal poeta Ovidio, nelle Metamorfosi.
Figlio di Hermes e Afrodite, cresciuto dalle ninfe in Frigia.
Bellissimo e quindicenne iniziò a girare il mondo. Giunto in Caria, s’imbatté sulle rive di un lago nella ninfa Salmacis, che s’innamorò immediatamente.
Appena lui entrò in acqua, lei gli s’avvinghiò addosso come una cozza, pregando gli dèi di non separarla mai da lui.
Flavio sorride sibillinamente.   
Ma gli dèi spesso sono beffardi…
Li unirono in un abbraccio e li fusero in un corpo solo.
Flavio armeggiando in una vecchia scatola s’interrompe.
Direi che io ho finito… passo la parola.
Aurora spegne il mozzicone e aguzza lo sguardo…
Allora… lurida carogna, cominciamo subito il doposcuola…
Due vecchie casse acustiche (recuperate chissà dove e chissà quando) scandiscono musica a basso volume, una sublime e magica fisarmonica parte… Libertango. Astor Piazzolla.
Ambiguità sessuale… Un concetto tuttora in fase di definizione.
Esiste un’identità di genere: L’identità sessuale non coincide sempre con il sesso biologico.
Un maschio può percepirsi femmina e viceversa.
Il sesso è un concetto biologico, il genere è un concetto psicologico.
Aurora mantiene un tono tranquillo, spiega con pazienza.
Esiste anche una disforia di genere:
Termine psichiatrico per indicare il disagio causato da questo conflitto.
Come apparire sul documento d’identità col vero sesso… quello biologico.
La terribile sensazione di sentirsi prigioniero e ostaggio del proprio corpo.
Aurora sorride…
Io sono una  Transessuale.
Persona che passa all’altro sesso, attraverso cure ormonali e interventi chirurgici.
Flavio estrae dalla scatola l’armamentario da cannabinoidi…
Brava Aurora, smerdazza il bastardone.
Aurora continua con serenità.
Ci sono i Transgender. Anche loro hanno un sesso biologico che… non c’azzeccherebbe.
Ma non sentono la necessità di sottoporsi al bisturi, sostanzialmente, rifiutano la classificazione maschio femmina, preferendo mantenere caratteristiche di entrambi i sessi.
La sera è arrivata, l’ultima scia giallarancio resiste fieramente sulla linea del tramonto.
Il Travestito accetta il proprio sesso biologico, ma ama abbigliarsi come il sesso opposto.
L’omosessuale è attratto da persone del proprio sesso.
Flavio armeggia senza emettere suoni.
Intersessuale è un individuo dalla sessualità ambigua, anch’egli per ragioni biologiche.
Ci sono varie sindromi che incasinano tutto, almeno tre.
Ma non necessariamente hanno problemi d’identità di genere.
La pipa ad acqua è caricata a dovere.
L’ermafrodito è in medicina una persona che possiede entrambi gli organi sessuali (testicoli ed ovaie). Quindi: Può produrre contemporaneamente ovociti e spermatozoi.
Un fenomeno rarissimo nella nostra specie.
Flavio passa la pipa ad Aurora, interrompendola.
Accendila tu.
Si rivolge a Viruz:
Chissà perché, in questo momento, le tue curiosità mi equidistanziano le palle.
Lo sguardo è eloquente, come il suo tono.
Succhi le persone come un vampiro che non riconosce neppure più il sapore del sangue.
Fissandolo negli occhi, esprime il suo livore.
Costringi le persone a fare il tiro alla fune… per tutta la vita.
Mediamente 4000 italiani all’anno subiscono e subiranno la stessa sorte.
Sono tanti, più di 10 al giorno.
I Prosecchi sono andati avanti per tutta la giornata, alla fine hanno un peso… sull’emotività.
Per molti di noi, sei un incubo inaccettabile, un verme nel cervello.
Gente che apparentemente non può esser più felice…
Persa in un mare di merda, che galleggia su una barca sfondata.
Di solito non beve, ma essendo in vacanza… forse ha sbracato un po’.
Comunque sia, molti di noi, checché se ne dica, quando cadrà la notte dell’oblio, chiuderanno gli occhi e si lasceranno trasportare fino a casa. Avranno gli occhi chiusi, ma il cuore aperto.
Flavio si rende conto di non essere troppo in forma.
Niente commiserazioni alcoliche…
Alle volte bisogna perdersi, per trovare qualcosa.
Si alza in piedi, il globo gira, decide di buttarsi per qualche ora dentro il furgone a smaltire.
Aurora resta sul lettino, ha comunque intuito.
Flavio fissa un punto nel vuoto, poi si gira verso Viruz guardandolo in faccia.
Il problema è già solo nel vivere in se, io ho imparato a sorridere nonostante te.
Si gratta il culo, gli tira un rutto alcolico da fargli le meches…
Ma ormai… è troppo tardi perfino per parlarne.

Fine prima parte.

*Comandare è meglio che fottere