Flash Mob: ”L’Hiv non è un crimine”

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L’HIV non è un crimine

1 dicembre. Flash Mob “L’Hiv non è un crimine” con SILVER: Rammarico per la non adesione da parte delle ballerine e dei ballerini del teatro San Carlo.

Per la Giornata Internazionale contro l’AIDS, quest’anno Il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli con NPS (Network Persone Sieropositive), SISM, ANM, MetroNapoli, Coordinamento Campania Rainbow ed il Comune di Napoli, hanno promosso in città una serie di eventi cha vanno dal 30 Novembre al 5 dicembre 2014. Tra le iniziative in programma, si terrà il 30 Novembre in Via Diaz alle 18.00 il flash mob “L’HIV non è un crimine”.

«Abbiamo fortemente voluto che fosse presente il fumettista Guido Silvestri, in arte Silver» commenta Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli, in relazione alla scelta degli ospiti del falsh mob «Con questa scelta vogliamo ricordare quando il Ministro della Pubblica Istruzione, poi Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, non consentì, suscitando durissime polemiche, la distribuzione all’interno delle scuole superiori di un fumetto informativo sull’Aids di Lupo Alberto che dava istruzioni agli studenti sulla modalità di uso del preservativo. Allora come oggi occorre che le istituzioni facciano un passo in avanti e comprendono l’importanza di sensibilizzare all’uso delle precauzioni soprattutto i giovani che rappresentano ancora la fascia sociale più esposta al rischio di contagio da HIV».

Inoltre, puntualizza Sannino «A supporto dell’iniziativa sono stati invitati anche i ballerini e le ballerine del corpo di ballo del Teatro San Carlo, ma al di là di Roberta De Intinis, prima ballerina, con nostro dispiacere abbiamo ricevuto tutte picche. Il nostro timore è che dietro le motivazioni ufficiali ci sia ancora lo stigma sociale dell’essere associati alla sieropositività e all’omoseassualità. Sperando che non sia così invitiamo nuovamente le/i ballerine/i a prendere parte alla manifestazione».

Anche Margherita Errico, Presidente dell’Associazione NPS (Network Persone Sieropositive) resta stupefatta «lì dove noi persone con HIV, in quanto attivisti,  ci mettiamo tutti i giorni la faccia nella lotta alla discriminazione contro l’HIV e troviamo grande sensibilità nelle istituzioni e in testimonal d’eccezione, che ringraziamo, ci chiediamo poi cosa significa in termini di stigma da parte dei ballerini/e del San Carlo non aderire ad un tema come l’HIV? lasciamo ai lettori la risposta».