Ricerca-intervento per rinforzare i passaggi deboli nel trattamento e monitoraggio del paziente coinfetto HIV/HCV – Progetto Community Award 2017

NPS Italia Onlus, nel 2017, ha vinto il Community Award di Gilead, proponendo il seguente progetto: “Ricerca-intervento per rinforzare i passaggi deboli nel trattamento e monitoraggio del paziente coinfetto HIV/HCV”.

 

Il tema principale della ricerca è stata l’importanza della comunicazione ex ante e in itinere nella cura del paziente confetto HIV e HCV per contenere il rischio di una possibile reinfezione HCV.

Dopo interviste e questionari durati circa 5 mesi, è stato prodotto un volantino illustrativo scritto da un gruppo di: infettivologi, esperti di comunicazione e associazioni. Ogni argomento è emerso dai bisogni informativi che persone sieropositive, che hanno già effettuato la terapia anti-HCV, ci hanno raccontato tramite interviste e questionari.

Clicca QUI per visionare i leaflet.

 

Di seguito riportiamo il testo del leaflet e il numero a cui poter far riferimento per poterti ascoltare nel caso tu avessi timori o consigli da chiedere

L’epatite C è una malattia infettiva, causata dall’Hepatitis C virus (HCV) che colpisce in principalmente, ma non solo, il fegato. Dopo l’infezione acuta, il virus persiste nel fegato di circa l’85% delle persone infette, determinando un’infezione cronica che, negli anni può progredire in cirrosi, tumore del fegato, grave insufficienza epatica.

La terapia antivirale che stai per assumere permette, in un’altissima percentuale dei casi, di eliminare il virus definitivamente dal tuo organismo: si tratta di una cura disponibile solo da pochi anni, per la prima volta in grado di consentire la nella maggior parte dei casi. Le persone che l’hanno già fatta e che abbiamo intervistato hanno si sono dette per la maggior parte soddisfatte della gestione della terapia e non hanno incontrato alcun problema per la sua somministrazione.

Eliminare l’infezione non vuol dire però per tutti ritornare ad uno stato di salute completo.

La terapia che stai per assumere, infatti, cura l’infezione da HCV e consente di eliminare la causa di un ulteriore danno epatico, evitando il progredire della malattia e le sue ulteriori complicanze. Non incide direttamente, tuttavia, sul danno che la malattia ha già procurato al tuo organismo, danno che potrà regredire nel tempo e che necessiterà comunque di attenzione.

 

Co-infezione  da HIV/HCV

In considerazione della comunanza di alcune modalità di trasmissione del virus HIV e del virus HCV, la co-infezione non è un evento poco comune.

Diversi studi hanno dimostrato come nelle persone con HIV, la progressione dell’epatite cronica C verso stadi più gravi di malattia epatica possa essere più rapida.

 

In cosa consiste la terapia che elimina l’HCV

La terapia che consente la guarigione dall’epatite C che stai per intraprendere si basa sull’assunzione di una combinazione di farmaci antivirali che hanno azione diretta sul virus (agiscono sul ciclo di replicazione del virus stesso).

La terapia è disponibile sotto forma di compresse e può essere utilizzata esclusivamente per il trattamento dell’epatite C cronica nei pazienti adulti.

 

A cosa devi porre attenzione durante il periodo in cui assumerai la terapia

L’utilizzo concomitante di questi con altri farmaci (per esempio quelli per il trattamento dell’infezione da HIV) potrebbe modificare il livello degli uni o degli altri nel sangue riducendone l’efficacia o aumentandone il rischio di tossicità.

 

Nel caso tu segua terapie farmacologiche per altre malattie, o assuma altre sostanze (per esempio integratori) chiedi sempre al medico come comportarti per eventuali controindicazioni derivanti dalle possibili interazioni farmacologiche.

 

Può darsi che in certi momenti tu possa avere bisogno di parlare con qualcuno: molte persone intervistate ci hanno riportato di aver temuto, in certi momenti, che la terapia non stesse funzionando; ricordati che molte associazioni mettono a disposizione un numero di telefono per poterti ascoltare nel caso tu avessi simili timori e consigliarti qual è la cosa migliore da fare; il nostro è: 331 3031563.

 

I controlli

Il tuo medico curante stabilirà per te una serie di visite di controllo e di esami del sangue, necessari per capire se e come la terapia stia funzionando.

Anche se non si tratta di una terapia che provoca importanti effetti collaterali, come qualsiasi assunzione di farmaco anche in questo caso potresti notare qualche effetto non previsto a livello fisico o psicologico.

In questo caso, anche al di fuori dei momenti di controllo preordinati, contatta il tuo medico o il centro di riferimento per segnalare qualsiasi tipo di problema di salute che non sia chiaramente indipendente dalla assunzione della terapia.

 

Quando potrai ritenerti definitivamente guarito dall’HCV

Se, dopo 12 settimane dall’ultimo trattamento, l’esame di controllo dell’HCV-RNA evidenzierà la non rilevabilità del virus, potrai considerarti guarito.

 

Guarigione e rischio di reinfettarsi

La terapia che stai per assumere non ti renderà immune in alcun modo dalla possibilità di una nuova infezione da HCV.

Considera con molta attenzione i comportamenti potenzialmente in grado di trasmettere l’infezione, e se sai come hai contratto l’HCV presta la massima attenzione a non esporti allo stesso rischio.

Ricordati che se il tuo partner prende la PrEP, terapia preventiva in grado di limitare fortemente la trasmissione dell’infezione da HIV in rapporti non protetti, non ti protegge in alcun modo dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili, in particolare dalla infezione da HCV.

 

Come prenderti cura di te dopo la fine della terapia

Una volta guarito dall’epatite C, è importante che tu ti prenda cura di te e del tuo fisico. Considera che l’epatite C incide sul fegato, e anche una volta eliminato il virus dal tuo organismo, dovrai prestare particolare attenzione a non affaticarlo inutilmente, conducendo uno stile di vita in grado di proteggerlo.

 

Come per molte malattie esistono alcuni comportamenti che, se adottati, potranno farti sentire molto meglio:

 

  • rispetta le visite di controllo e di monitoraggio quando e come indicate dallo specialista;
  • cerca di condurre un’attività fisica adeguata alla tua età e alle tue condizioni di salute;
  • segui un’alimentazione adeguata è ovviamente opportuno e qualche volta necessario dopo aver avuto una malattia epatica;
  • il consumo di alcolici è per tutti da limitare fortemente, nel tuo caso, avendo avuto una malattia che ha colpito il fegato, in particolar modo; ascolta su questo aspetto i consigli del tuo medico;
  • evita di fare tatuaggi e piercing in strutture non sicuramente a norma di sicurezza per la sterilità degli strumenti;
  • evita comportamenti in grado di sollecitare il tuo organismo oltre misura (assunzione di sostanze, eccesso di fumo, diete estreme).