L’Italia, come il resto del pianeta, ha il piede sulla riga della catastrofe.
Noi con i politici che abbiamo, abbiamo qualche sfiga in più. Non ne faccio una questione di schieramento o colore. Sono tutti una banda di mediocri, di approfittatori.
Ora vanno avanti a testa bassa e colpi di maggioranza. Era scontato.
Sulla sicurezza hanno sempre fatto propaganda, campagne mediatiche, elettorali, strumentali.
E che fanno? Tagliano i fondi alle forze dell’ordine e s’inventano le ronde, il fai da te padano.
Hanno sempre usato la sicurezza come spauracchio, alla fine ci hanno tanto terrorizzato che ci siamo ammalati di terrore.
Sull’immigrazione ne stanno combinando di tutti i colori, medici spia, (l’altro giorno in Toscana stavano arrestando una mamma rifugiata politica africana e gli avevano già sequestrato il neonato, e non c’è ancora neppure una legge, …molto rassicurante).
Il reato di clandestinità stravolgerà le popolazioni carcerarie, agenti di custodia compresi.
Hanno distillato sapientemente giorno dopo giorno, un’ideologia di diffidenza, sfiducia, odio, repulsione, e il popolicchio ancora una volta ha abboccato. Con la complicità dei media, riportando morbosamente le solite notizie per settimane e settimane, come ad esempio la vicenda alla caffarella, quando interi telegiornali venivano impostati su notizie e filmati triti, sul nulla, mentre il mondo va a rotoli.
Armi di distrazione di massa dell’illusionista con il sottotacco.
La crisi non c’è, comprate anche se puzzate di fame. La madre di tutti i problemi in Italia è la sicurezza.
Invece succede che i paladini della giustizia (spesso pregiudicati, che si adoperano solo su quella da fare sugli altri) in aula a votare non ci vanno. A febbraio hanno fatto mancare per due volte il numero legale, tanto per capire come butta, quando finalmente si sono trovati in aula, hanno bocciato l’emendamento che finalmente avrebbe introdotto nel nostro codice il reato di tortura (come ci intima l’Europa da 22 anni). 123 SI 129 NO 15 astenuti.
Non mi stupisco, sono genovese e ho vissuto il G8, quella carneficina non sarebbe più possibile (vediamo come si muovono per la Maddalena), comunque a Napoli il governo D’Alema non mi sembrò scherzasse tanto qualche mese prima. Non me lo sono dimenticato.
Demagogia, chiacchiere d’intenti, ma i fatti sono questi.
Mentre ci sottraggono un diritto al giorno, con la scusa della sicurezza, (poi non votano e se ne fottono, l’importante è che partano i cantieri dei loro amici), inventandosi nuovi reati come quello sulla clandestinità, così da riempire carceri e cpt (che ingrasseranno solo le tasche dei loro costruttori), che non porteranno lavoro perché non ci sono risorse per il personale e in generale, finito il mattone, finito tutto.
Altro che posti di lavoro, è un miraggio, finita la costruzione non ci sono altre aspirazioni.
Lo dimostrano le 20 carceri chiuse e incellofanate, completamente attrezzate e rifinite nei particolari, che rimangono vuote per mancanza di personale, ed almeno altre 20 sono sotto organico. A Bergamo è nuovo, ma ci sono solo quattro gatti a fare la guardia e non possono esserne imprigionati altri, a S.Vittore e in molte altre carceri sono uno sull’altro, hanno i materassi per terra, stiamo parlando di centinaia di persone.
Come diciamo in tanti, da tanto tempo, le carceri ci sono già. Adeguate. Sono le risorse umane che mancano, non i muri o i cancelli, le 5000 guardie che servirebbero da subito, per aprire finalmente quelle che ci sono e che sono costate maree di euro al cittadino, quello che vorrebbe la certezza della pena, e che non vuole saperne d’indulti perché non c’è posto nelle carceri.
Il posto c’è, eccome!
Il carcere è una discarica sociale, ricettacolo di malattie virus e disperazione, un’istituzione che così come continua ad essere, restituirà alla società solo incattiviti e malati.
Non esistono riabilitazioni o riscatti se non c’è coscienza dall’altra parte.
Alfano, parla di costruire, di nuovi posti di lavoro… bla bla bla, pare voglia riempirne di nuove, senza riuscire a farlo neppure con quelle vecchie, e gli ricordo che di posti di lavoro ce ne sono già 5000 inevasi.
Potrei dargli una dritta.
Se propone una legge sui reati fiscali (che il capo e la sua banda hanno visto bene di osteggiare e cancellare, solo i coglioni pagano le pagano…) avrà risolto problemi economici e di numeri.
In America, che schifiamo per tante cose, ci sono alcuni carceri (e in America le cose sono enormi) dove la metà dei detenuti sono teste d’uovo e colletti bianchi. Questo perché un bastardo che ha rovinato migliaia di persone, deve pagare caro, botte di ventenni di galera (da scontare fino all’ultimo minuto…) sul groppone e restituzione del maltolto.
Noi scotenniamo chi scippa la vecchietta della pensione all’uscita della posta, andiamo giustamente giù duri, ma quanti di voi sarebbero così implacabili o vi risulta che lo siano, nella certezza della pena, verso chi a quella vecchietta non ha rubato la pensione di un mese, ma i risparmi di una vita e magari anche quelli del marito e dell’intera famiglia. La gente come Fallisco Tanzi e tutti quelli della sua cricca. Mentre i truffati e derubati parmigiani schiumano di rabbia e disperazione, (c’è chi ha perso tutto) lui riparte come prima, come se nulla fosse successo.
Come ha fatto Chiesa, che si è fatto cuccare di nuovo, sempre uguale.
Se quella gente andasse e restasse in galera, in Italia non basterebbero i carceri presenti e futuri, bisognerebbe allestire un’isola come quella di Manhattan di Jena Plinski.
Caino
Rassegna stampa di riferimento Fuoriluogo.it