HIV DAY, clip sui social per non dimenticare il virus

La campagna di sensibilizzazione de I Ragazzi della Panchina e NPS Italia
Una campagna di sensibilizzazione per non dimenticare l’HIV e l’AIDS e per ricordare di “Proteggersi sempre, discriminare mai”. E’ quella che l’Associazione “I Ragazzi della Panchina” e NPS Italia hanno messo in campo in vista della giornata mondiale contro l’AIDS che si celebrerà martedì 1º dicembre.

“Per l’AIDS siamo tutti uguali – Proteggersi sempre, discriminare mai”. L’impianto grafico è volutamente impattante, rappresentato da tre elementi che identificano le informazioni sbagliate, gli stigmi, le paure generate dalla non conoscenza, dal pensiero che “non è un mio problema”. Ma i problemi sociali e nello specifico i problemi di contagio devono necessariamente essere problemi di tutti, in quanto, piaccia o meno ammetterlo, possono riguardare tutti noi direttamente o indirettamente. Ecco allora la risposta, un preservativo sorridente. Sorridente perché, se la persona sa come proteggersi, fa un gesto d’amore verso sé stessa e verso gli altri, rispetta sé e gli altri, ha la possibilità di contribuire enormemente alla lotta contro la diffusione del contagio. Questo significa essere un cittadino capace di scegliere e di farlo scegliendo la salute.

I canali da seguire sono: “METTI TU I CANALI DI NPS E PANKA CHE VUOI“ Lo scopo della campagna – spiegano le presidenti Ada Moznich de I Ragazzi della Panchina e Margherita Errico di NPS – è quello di ricordare che l’AIDS riguarda tutti noi, non è una malattia debellata, anzi, e per questo è indispensabile sapere come affrontare la quotidianità per proteggersi e per proteggere, per vivere in libertà, una libertà che deve essere di tutti. In questo periodo in cui la tematica “virus” è decisamente presente non possiamo abbassare l’attenzione su una problematica viva e per niente risolta, come l’HIV”. E’ una tematica rispetto alla quale l’Associazione “I Ragazzi della Panchina” è da sempre attenta ed è per questo che lo slogan “HIV DAY – Non solo il 1° Dicembre” che caratterizza da diversi anni gli eventi che mette in piedi sull’argomento ha un significato profondo. “Non è cioè alzando lo sguardo sul problema solo il 1° dicembre, giornata mondiale di lotta contro l’AIDS – sottolineano Moznich e Errico – che si può sperare di poter capire, affrontare, risolvere un problema sanitario e sociale così articolato e radicato. È solo attraverso la quotidianità, fatta di comportamenti corretti, di buona informazione, di abbattimento dello stigma, che si può tentare di migliorare la situazione attuale che riporta ancora dei dati allarmanti: in Italia ogni due ore una persona scopre di essere positiva all’HIV”.

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