Sustiva® – Efavirenz

Nome farmacologico: Efavirenz (EFV)

Casa farmaceutica: Bristol-Myers Squibb

Registrazione FDA: Settembre 1998. Commissione Europea (EMEA): 2 Giugno 1999. SSN: 3 Novembre 1999.

Nuove formulazioni Febbraio 2002: approvata dall’FDA la nuova formulazione di Sustiva in capsule da 600 mg. La terapia diventa quindi di una singola capsula al giorno.

5 gennaio 2009: SUSTIVA – Cessazione della commercializzazione delle capsule rigide da 100 mg utilizzate principalmente per il trattamento per i bambini.
Nella Nota Informativa vengono indicati i dosaggi di Sustiva disponibili per i pazienti pediatrici in assenza delle capsule da 100 mg.
Inoltre, viene illustrata la modalità di sostituzione del Sustiva con il medicinale Stocrin (efavirenz) 200 mg compresse rivestite, (medicinale distribuito dalla Merck, Sharp and Dohme, MSD).

Che cos’è SUSTIVA?
SUSTIVA è un farmaco contenente il principio attivo efavirenz. È disponibile in capsule da 50 mg (di colore giallo scuro e bianco), 100 mg (bianche) e 200 mg (giallo scuro), in compresse a forma di capsule da 300 mg (bianche) e 600 mg (giallo scuro), e in soluzione orale (30 mg/ml). La commercializzazione della soluzione orale cesserà a ottobre 2015.

Per che cosa si usa SUSTIVA?
SUSTIVA è un farmaco antivirale, indicato in associazione con altri agenti antivirali per il trattamento di adulti e bambini dell’età di almeno 3 anni con infezione da virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1(HIV-1), un virus che provoca la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).
Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.

Come si usa SUSTIVA?
La terapia con SUSTIVA deve essere iniziata da un medico con esperienza nella cura dell’infezione da HIV. SUSTIVA deve essere somministrato in associazione con altri medicinali antivirali. La dose consigliata di SUSTIVA per i pazienti adulti è di 600 mg una volta al giorno. Negli adolescenti e nei bambini (dai 3 ai 17 anni) la dose dipende dal peso corporeo. I pazienti che non sono in grado di inghiottire le capsule o le compresse possono assumere SUSTIVA in soluzione orale. Si raccomanda di assumere SUSTIVA a stomaco vuoto e senza cibo, preferibilmente al momento di coricarsi. La dose di SUSTIVA deve essere modificata in pazienti che assumono medicinali quali voriconazolo (usato per il trattamento delle infezioni fungine) o rifampicina (un antibiotico). Per maggiori informazioni, si rimanda al riassunto delle caratteristiche del prodotto (allegato all’EPAR).

Come agisce SUSTIVA?
SUSTIVA contiene il principio attivo efavirenz, un inibitore non nucleosidico della transcriptasi inversa (NNRTI). Esso blocca l’attività della transcriptasi inversa, un enzima prodotto dal virus HIV che permette a quest’ultimo di infettare le cellule dell’organismo e di riprodursi. Inibendo questo enzima, SUSTIVA assunto in associazione con un altro farmaco antivirale riduce la quantità di HIV nel sangue, mantenendola a un livello basso. SUSTIVA non cura l’infezione da HIV o l’AIDS, ma può ritardare i danni prodotti al sistema immunitario e l’insorgenza di infezioni e malattie associate all’AIDS.

Quali studi sono stati effettuati su SUSTIVA?
SUSTIVA è stato esaminato in tre studi principali, condotti su più di 1 100 pazienti adulti. Il primo studio metteva a confronto SUSTIVA in associazione con lamivudina e zidovudina o indinavir (altri medicinali antivirali) con la combinazione di indinavir, lamivudina e zidovudina. Il secondo confrontava SUSTIVA in associazione con nelfinavir rispetto alla terapia standard a base di nelfinavir in associazione ad altri due medicinali antivirali. Il terzo studio prevedeva l’aggiunta di SUSTIVA o di placebo (una sostanza priva di effetti sull’organismo) a un regime terapeutico a base di farmaci antivirali tra cui figuravano indinavir e altri due medicinali antivirali, in pazienti precedentemente sottoposti a una cura per l’infezione da HIV.
SUSTIVA è stato studiato anche in 57 bambini di età compresa fra i 3 e i 16 anni, in associazione con nelfinavir e con altri farmaci antivirali.
In tutti e quattro gli studi, il principale indicatore dell’efficacia è stato il numero di pazienti con livelli di HIV-1 non apprezzabili nel sangue (carica virale) dopo 24 o 48 settimane di trattamento.

Quali benefici ha mostrato SUSTIVA nel corso degli studi?
Gli studi hanno dimostrato che le combinazioni terapeutiche con SUSTIVA sono efficaci tanto quanto i medicinali di confronto. Per quanto riguarda gli adulti, dal primo studio è emerso che, a distanza di 48 settimane, il 66,7% dei pazienti in cura con SUSTIVA in associazione con zidovudina e lamivudina mostrava una carica virale inferiore a 400 copie/ml rispetto al 54,0% dei pazienti trattati con SUSTIVA e indinavir, e al 45,3% di quelli trattati con indinavir, lamivudina e zidovudina. Nel secondo studio SUSTIVA in associazione con nelfinavir ha dato risultati migliori del trattamento standard con nelfinavir con, rispettivamente, il 70,3% e il 30,2% dei pazienti con carica virale inferiore a 500 copie/ml dopo 48 settimane di trattamento. I risultati del terzo studio documentano che, dopo 24 settimane, una percentuale maggiore di pazienti in cura con SUSTIVA presentava cariche virali inferiori alle 400 copie/ml rispetto al gruppo di controllo. Risultati analoghi sono stati riscontrati anche nello studio sui bambini.

Qual è il rischio associato a SUSTIVA?
I più comuni effetti indesiderati di SUSTIVA (osservati in più di 1 paziente su 10) sono gli eritemi cutanei. SUSTIVA può anche comportare sintomi a carico del sistema nervoso come vertigini, insonnia, sonnolenza, difficoltà di concentrazione e sogni vividi, e disturbi psichiatrici tra cui depressione grave, pensieri suicidi, tentativi di suicidio e comportamento aggressivo, in particolar modo in pazienti con una storia di malattie mentali. L’assunzione di SUSTIVA assieme al cibo può provocare un aumento della frequenza degli effetti indesiderati. Per l’elenco completo degli effetti indesiderati rilevati con SUSTIVA, si rimanda al foglio illustrativo.
SUSTIVA non deve essere utilizzato in soggetti che potrebbero essere ipersensibili (allergici) a efavirenz o a una qualsiasi delle altre sostanze. Non deve essere somministrato a pazienti con grave insufficienza epatica o in cura con uno qualsiasi dei seguenti farmaci:
• astemizolo, terfenadina (solitamente usati nel trattamento dei sintomi allergici; questi medicinali possono essere acquistati senza prescrizione medica);
• diidroergotamina, ergotamina, ergonovina e metilergonovina (impiegati nel trattamento dell’emicrania);
• midazolam, triazolam (utilizzati per il trattamento dell’ansia o dei disturbi del sonno);
• pimozide (per il trattamento delle malattie mentali);
• cisapride (per la cura dei disturbi di stomaco);
• bepridil (per l’angina),
• erba di San Giovanni (un preparato di erboristeria usato nella cura della depressione);
Infine, si deve usare precauzione nell’uso di SUSTIVA nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci. Per ulteriori dettagli si rimanda al foglio illustrativo.
Come per altri farmaci anti-HIV, i pazienti che ricevono SUSTIVA possono essere a rischio di lipodistrofia (alterazioni nella distribuzione del grasso corporeo), osteonecrosi (morte del tessuto osseo) o sindrome da riattivazione immunitaria (segni e sintomi infiammatori causati dalla riattivazione del sistema immunitario). I pazienti con problemi a carico del fegato (compresa l’epatite B o C) possono essere esposti a un maggiore rischio di sviluppare danni al fegato se trattati con SUSTIVA.

Perché è stato approvato SUSTIVA?
Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha deciso che i benefici di SUSTIVA sono superiori ai rischi nel trattamento antivirale di adulti, adolescenti e bambini di età superiore ai 3 anni con infezione da HIV in associazione con altri medicinali antiretrovirali. Il comitato ha preso atto che SUSTIVA non è stato sufficientemente studiato nei pazienti in fase avanzata della malattia (con conta dei CD4 inferiore a 50 cellule/mm3) o in cui il trattamento con inibitori della proteasi (un altro tipo di medicinali antivirali) si sia concluso senza successo. Il comitato ha sottolineato inoltre che le informazioni attualmente disponibili non sono sufficienti per valutare l’efficacia di terapie di associazione basate sull’uso di inibitori della proteasi usate dopo l’insuccesso di una terapia con SUSTIVA, sebbene non vi siano prove per sostenere che in questi pazienti gli inibitori della proteasi non sono efficaci. Il comitato ha raccomandato il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio per SUSTIVA.
Altre informazioni su SUSTIVA
Il 28 maggio 1999 la Commissione europea ha rilasciato alla Bristol-Myers Squibb Pharma EEIG un’autorizzazione all’immissione in commercio per SUSTIVA, valida in tutta l’Unione europea. L’autorizzazione all’immissione in commercio è stata rinnovata il 28 maggio 2004 e il 28 maggio 2009

Ultimo aggiornamento di questa sintesi: 05-2009.

Fonte: EMEA

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