Una giornata…positiva

Clicca per ingrandireQuest’anno per il 1° dicembre ,come mi accade negli ultimi anni…ma poi si fa sempre qualcosa lo stesso,
non avrei organizzato proprio nulla, per protesta contro una ricorrenza in cui si sanno solo dare
svariati numeri , che confondono per poi ripiombare per altri 364 giorni nell’assoluto silenzio e disinteresse.

Da questa riflessione come NPS Emilia Romagna avevamo stabilito di fare uscire un paio di articoli sulla nostra attività
e pensieri su quotidiani locali prima della fatidica data colma di numeri.
Voglio innanzitutto ringraziare Silvia, Luca, Antonio, Dario per essersi lanciati con coraggio in questa esperienza a
diretto contatto con la realtà del mondo giovanile e studentesco (siamo over 40 e da un po’).
I giovani necessitano di cose energiche e linguaggi diretti e non è facile, specie poi se ci sono cosi tanti visi da ragazzini e ragazzine e devi affrontare la sessualità e l’affettività..
L’altro ringraziamento va alla rete di cui siamo orgogliosi, composta da soci e operatori specialisti, la dott.ssa D.Olivoni,
l’ostetrica S. Ragazzini, l’educatore Filippo per la prontezza di risposta, di organizzazione e di improvvisazione del programma in particolare all’Istituto Alberghiero.
Il consiglio d’istituto degli studenti ci ha contattato solo il 26.11. pochi giorni prima dicendo di essere 750.
Siamo riusciti ad incontrarci, discutere i tempi e i temi, preparare e montare spot e campagne in base alle diverse età,
mirando a offrire cose anche simpatiche e divertenti dato l’argomento, non leggerino.
Con Grazia  educatrice abbiamo inviato una bozza all l’U.O. comunicazione dell’Ausl per stampare
qualcosa sulle attività e divulgare un comunicato stampa  informativo anche ai dirigenti istituzionali.
Io,  Silvia e Luca sapevamo invece da tempo di essere impegnati alla giornata di Ravenna
dedicata a studenti e universitari ,con le Istituzioni,  i rappresentanti regionali di malattie infettive, infettivologi di Help Aids,
e i rappresentanti dal Nicaragua che effettueranno una settimana di incontri con altre realtà,  per uno scambio di esperienze.
Patricia de Lourdes Romero della Fondazione Xochiquetzal (fondazione di sostegno a pazienti) e il Dott. Miguel Orozco del CIES, Centro de Investigaciòn y Estudios de la Salud.
Ovviamente l’incontro con gli ospiti ed il loro tour iniziava il giorno prima il 30 con la visita  al reparto di Malattie Infettive
insieme al primario Dott. Paolo Bassi, e quella alla Casa Famiglia Borgo Montone dell’Opera di Santa Teresa dove hanno pranzato e incontrato le persone con Hiv che ci vivono , le suore e gli operatori.
Un luogo che frequento e dove conosco tre  ospiti, ma ogni volta l’incontro diretto, lascia un segno dritto al cuore e quasi inconsapevolmente spirituale e profondo.
Uno di loro sta per uscire e ritornare nella società quotidiana.
Anche se il loro umore è  autoironico e spiritoso, le loro funzionalità fisiche sono aiutate da carrozzina o passeggino e la non
autosufficienza prevale….. è comunque un luogo spazioso, pieno di luce e aria, tante vetrate,   c’è sostegno  reciproco, affetto,
ma la fugacità della vita traspare ovunque e le riflessioni conseguenti sulle sofferenze le porti con te.
Ultima visita in una comunità terapeutica-riabilitativa e centro crisi per TD , con offerta di merenda , torte dello chef e tanta ospitalità anche da ogni singolo ragazzo che vi risiede.
I nicaraguensi hanno osservato in tutti questi incontri una grande passione ognuno per il suo operato.
Cotti dalla giornata anche loro, alle 1900 ci siamo lasciati per ritrovarci il giorno dopo.
Tante emozioni tutte in una volta, ho faticato a dormire la notte, al mattino ero comunque sveglio in tempo,
ho recitato il mio sutra del loto e sono schizzato di nuovo verso Ravenna, verso i giovani con coraggio.
Ho incontrato pioggia e nevischio, avevo una gomma che mi tirava l’auto da una parte, ho sbandato in una rotonda,
mi è preso un attacco di diarrea e mi sono fermato al primo bar, sono arrivato quasi vicino al Centro Congressi ma pilastri antitraffico
al centro di una stradina impedivano il passaggio e cosi mi sono anche perso ritardando enormemente.
Giunto sul luogo, mi aspettavo quei 250 ragazzi…. erano il doppio!
…e subito penso di scappare e tornarmene a casa, poi di imboscarmi tra il pubblico, ma mi rendo conto che avevano subito un ritardo anche il programma e i relatori e mi son fatto coraggio.
Essere li’ ,comunque era un’occasione importante da non perdere.
La più adatta per lanciare anche solo un messaggio semplice ai giovani e renderci visibili.
Così con e il sostegno di Silvia e Luca ci siamo buttati.
Per me tutto cio’ e stato un enorme successo.
Tutti e due gli eventi hanno toccato direttamente piu’ di mille giovani, interessati e informati non poco…fatti di questo genere
ti aiutano a riprendere fiducia nell’operato svolto, continuando a progettare nuove iniziative  sia come pazienti,  che come associazione:  coinvolgere i giovani per trasmettere loro qualcosa di cui non si dimentichino.

Alessandro

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Ravenna- Palazzo dei Congressi-1° dicembre 2010
Puntuali, attenti, simpatici,  con tanta pazienza e voglia di esserci visto che quando il posto a sedere era esaurito hanno occupato le scale.
Ed anche informati visto che alla domanda fatta dall’infettivologo di Help Aids sulle vie di trasmissione del virus hanno risposto correttamente.
Solo il periodo finestra li ha presi di contropiede….ma viste le domande che arrivano sui forum da persone molto più vecchie di loro,
possiamo dire che sono sopra la media comunque.
Per i ‘soliti dati’ vi lascio ai link degli articoli della rassegna stampa in fondo.
In queste righe vorrei provare a raccontare l’atmosfera perché gli eventi dedicati gli studenti hanno qualcosa di magico e di coinvolgente.
Un’energia che raramente senti in altre occasioni.
Energia che si trasmette anche alle persone che ricoprono ruoli istituzionali spingendole a sorridere, ad essere concise
ed efficaci nello stesso tempo.
Ad essere più vere.
Grande partecipazione dunque: prima di iniziare mentre scaricavo le diapositive della presentazione sul pc ho visto in diretta la sala riempirsi…
…in pochissimo tempo mentre ancora mancavano la maggioranza dei relatori.
‘Sediamoci più vicino così vediamo meglio ’
La mia mente ha fatto un balzo nel passato e….noi dicevamo il contrario ‘Lì davanti? Che ti vedono tutti? Se poi chiedono qualcosa…no, no stiamo dietro ’
Mi sono sentita vecchia, ma contenta per questi giovani: saranno meglio di noi se non li rovineremo con le nostre paure,
i nostri dubbi, le nostre paranoie.
Hanno solo bisogno degli strumenti per lottare e dovranno comprendere che le lotte non sempre si vincono,
ma non per questo sono lotte inutili.
‘Mio figlio, quando gli ho detto che sarei venuta a parlare ad in incontro in occasione della giornata mondiale della lotta all’aids ha detto:
ma cosa lottate a fare visto che è un virus imbattibile ’
‘Lottiamo perché anche se non lo possiamo battere possiamo prevenirlo e perché dobbiamo lottare
per la qualità della vita e la salute di coloro che il virus già ce l’ hanno ’
Con queste parole la Dott. Finarelli della Regione Emilia Romagna, ha iniziato il suo intervento che
ha incluso anche un ricordo di Freddie Mercury.
Sarebbe mai successo in altre occasioni?
Certamente tutto sarebbe stato più formale e freddo.
Fino a poco prima del nostro intervento avevo ormai  metabolizzato che al posto di Alessandro ci sarei stata solo io.
Perché il suo desiderio di essere a Riolo, nella scuola che ha frequentato era forte.
Non sono ancora tanto abituata a parlare in pubblico e so che la saliva può fare brutti scherzi sparendo del tutto.
Alessandro arriva(solo dopo mi dice che da dietro le tende aveva sbirciato in platea e quel mare di gente lo aveva terrorizzato)
Inizia lui, saluti e ringraziamenti, alcune parole su di sé e sulla sessualità consapevole.
Un obbligo visto che troppo spesso quando parli di preservativi ai ragazzi ti accusano di spingerli a fare sesso.
Come se i giovani avessero, con tutti gli ormoni rampanti in agitazione, bisogno che qualcuno li istighi.
Chi dice queste cose si è dimenticato della sua gioventù, magari non è mai stato giovane o se ne vergogna per mostrarsi ‘una persona seria ‘.
Pochi minuti e partono le diapositive.
Ho cercato di alternare spot alle parole così è tutto più soft.
Finalmente musica e facce giovani sul video.
La platea è attentissima e segue la breve presentazione dell’associazione e poi……
…….il trionfo della patata!
Il secondo classificato del concorso HiVideo 2009, appunto il video della patata,  fa un miracolo
L’ applauso parte prima della fine del filmato e i loro visi sorridenti sono l’invito a continuare.
Abbiamo tutta la loro attenzione anche parlando dei problemi di chi con l’HIV ci vive.
Tanto interesse e nessun giudizio sui loro visi: non c’è compatimento né paura.
‘Di chi è questo? ‘ segue le diapositive, altri applausi.
Ultime diapositive con i propositi che devono essere validi tutto l’anno e non solo il primo dicembre
perché sulla salute non si scherza.
Terminiamo con altri due video: quello africano fa scrosciare altri applausi anche da parte dagli adulti e su quello del casco salutiamo.
A conti fatti è stato il miglior primo dicembre che mi sia capitato.

Silvia

 

I ragazzi del futuro

Come potevo mancare ad un tale evento.
Parlare agli studenti, erano anni che parlavo di come fosse importante parlare di hiv all’interno delle scuole.
In altri Paesi lo fanno già dalle elementari, ma da noi in Italia le superiori possono andare più che bene, anche se a parer mio lo farei senza esitazione a partire dalle medie insieme alla educazione sessuale.

Veniamo al dunque, veniamo a loro gli studenti, i ragazzi di oggi, il nostro futuro, il domani di tutti.
Io non ero tra i relatori, diciamo che in effetti il mio ruolo era quello che ricopro fisicamente all’interno di NPS Emila Romagna: il segretario.
I ragazzi, ho avuto molto tempo per osservarli, per mescolarmi a loro fuori a fumare qualche sigaretta tra un intervento e l’altro, il mio parere?
Fantastici, davvero non li immaginavo così e non avendo mai assistito ad un convegno che  li coinvolge, devo dire che mi sono dovuto ricredere su molti luoghi comuni che fanno dei giovani degli annoiati, insoddisfatti,  adolescenti viziati o neutri.
Tutt’altro, li ho “visti” belli gioiosi ma attenti, pronti a prendere tutto quello che c’era di buono dalla situazione e quando ho detto che se volevano potevano prendere i profilattici e che erano gratuiti, non se lo sono fatti ripetere due volte.
Nella loro risposta c’era un pizzico di imbarazzo e tanta gratitudine, non certo per il risparmio  ma perchè a qualcuno che non conoscevano importava della loro salute, del loro futuro.

Hanno seguito 4 ore di convegno con applausi a scena aperta ai video, alle parole del bravissimo infettivologo di Help Aids, sintetico e abituato a interagire coi giovani.
Hanno avuto veramente tanta pazienza.
Vederli come erano mi ha dato sicurezza e fiducia nel futuro, in effetti se un giorno si dovesse addirittura combattere per difendere il nostro paese, loro sarebbero sicuramente all’altezza, altro che annoiati e viziati, siamo noi che dobbiamo prodigarci per dare il buon esempio.

Veramente una bella giornata e state sicuri che quei 600 ragazzi avranno certamente recepito il messaggio di prevenzione dalle MST e compreso un pò di più come è fatto l’Hiv.

Luca Negri

 

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Riolo Terme – Istituto alberghiero Artusi- 1 dicembre 2010
La giornata era grigia e piovosa, il teatro era freddo, il palco scarno e mancava tutta l’attrezzatura.
Ci siamo guardati in faccia e abbiamo pensato: che qualcuno da lassù ci assista !
I ragazzi delle prime classi cominciavano ad arrivare, e noi non eravamo pronti.
Poi, grazie al provvidenziale intervento del tecnico del teatro, come per magia in dieci minuti tutto era in funzioni: microfoni, computer, audio, luci.  Fantastico. Siamo in ritardo solo di tre quarti d’ora !
Adesso viene il difficile. Sul palco, di fronte a 350 ragazzini, ti chiedi cosa dovrai inventarti per riscuotere la loro attenzione.
I cinque relatori hanno ognuno il proprio stile, i ragazzi parlottano tra di loro, ma in genere sono attenti.
Abbiamo l’impressione che l’argomento non sia proprio leggero per loro, ma che comunque ascoltino.
Anche facendo finta di essere già informati, e in parte lo sono, forse per dissimulare un disagio rispetto alla possibilità di ammalarsi.
La storia della malattia, la nascita di NPS, i dati sulla frequenza del contagio in provincia, le altre malattie sessualmente trasmissibili, la necessità dell’uso del profilattico anche per evitare gravidanze indesiderate, tutto sembra scivolare via, ma è solo una impressione.
In realtà tutti hanno ben compreso di cosa parliamo, e la prova è l’atteggiamento con cui si accalcano per la distribuzione dei profilattici: non c’è aria di gioco, di curiosità divertita, è invece una occasione per poter avere uno strumento da usare per la propria salute, per la propria vita.
Ci colpisce la naturalità e la serietà con cui i ragazzi gestiscono gli argomenti.
E pensare che hanno solo 15 anni … Meglio così, magari avessimo avuto noi le loro possibilità.
Poi è il turno dei “grandi”.
Anche loro dimostrano maturità e rispetto per i relatori, e come i loro compagni più piccoli sono molto interessati alla distribuzione di profilattici, ma in modo differente: sembrano viverla più come una occasione di averli senza pagare, come un regalo che finalmente qualcuno capisce che è necessario fargli, tanto che uno di loro giustamente chiede:
“Ma perché i profilattici costano così tanto, se voi dite che è l’unico strumento per salvarci dal virus ?”.
Il ragionamento non fa una piega, è dura spiegargli che siamo in una società ingiusta, in un mondo ingiusto.
Però riusciamo a dargli anche un messaggio positivo: al Sert la distribuzione dei profilattici è gratuita, ne abbiamo tanti, venite quando volete e ve li daremo.
Non sappiamo se ci verranno, ma almeno il messaggio è stato mandato, la risorsa esiste.
Sono contenti alla fine, escono sorridenti e parecchi ci ringraziano, è una bella soddisfazione.
E anche di più ci soddisfa il loro invito a pranzo, dove ci trattano come ospiti importanti.
Servizio impeccabile, pietanze ottime e ricercate, vini così buoni da farci rischiare il ritiro della patente.
Ma come si fa a dir di no a tanta premura ?
E’ vero, il miglior primo dicembre che abbiamo vissuto.

Dario

Una giornata Storica!
Da anni non mi mettevo in gioco come attivista per la causa della lotta all’AIDS.
Non sapevo come avrei tenuto l’emozione di salire su un palco davanti a tanti giovanissimi, e invece (grande fortuna)
mi hanno allestito un banco di scuola tipo elementari in MEZZO ai ragazzi sotto il palco, in quanto dovevo gestire il computer per la proiezione su grande schermo per i video e le slide!
Ho avuto la possibilità di essere in mezzo a loro, quasi nascosto, ma apportando il mio contributo con immagini e video che avevo catturato da tutto ll mondo e che offrivano una visione ampia e positiva; ) sulla difesa dall’HIV.
Sono rimasto folgorato e veramente ricambiato dei miei sforzi quando ho sentito i ragazzi che di fronte ai video  spesso divertenti ed emozionanti avevano iniziato a urlare di gioia e accompagnare le musiche battendo le mani, ero veramente commosso, grazie veramente a tutti.

Antonio

Non sapevo cosa aspettarmi da questa giornata  ma ero consapevole di essere insieme ad un gruppo di amici ,  ognuno attivo in organizzazioni diverse ( SerT, Consultorio, Comunità, associazione NPS) ma unite da linguaggi e finalità condivise in una parola sola in rete.
E’ stato molto impressionante quando il teatro si è riempito cosi tanto di facce giovani di svariate etnie, l’aria interessata e allo stesso tempo gioiosa, ha fatto si che il poco tempo dedicabile ai due gruppi che si sono succeduti (una ora e 30 per ciascuno) sia trascorso in un attimo.
Dopo gli interventi, gli spot , le relazioni, la distribuzione di materiale informativo e i preservativi,attuato dagli stessi ragazzi,  abbiamo  pensato che potevamo dire e fare di piu’ ma ripensandoci è stato come alzarsi da tavola dopo un buon pranzo ma ancora con un po’ di fame.
I messaggi fondamentali sono sicuramente passati, la riprova di questo è stata data  da quei ragazzi e ragazze che sembravano in uno stato assopito o disinteressato, ma  appena terminati i saluti sono accorsi vicino al palco a chiedere riferimenti e farci domande anche su quesiti personali prendendo poi i recapiti per approfondire.
Filippo

 

Commento di Cosetta Ricci
Organizzare la Conferenza di Ravenna è stata una piacevole impresa. Un’impresa, perchè l’idea è nata all’improvviso a fine ottobre, stimolata dal respiro internazionale portatoci dalla possibiltà  della visita a Ravenna di esperti del Nicaragua. Niente era preventivato, ma tutto sommato è stato facile coagulare le energie dopo anni di lavoro insieme; e questa è stata la cosa piacevole. Non nascondo l’apprensione provata ; all’inizio non ci credevano in tanti. Poi le scuole hanno cominciato a rispondere ( mille grazie a Claudia Subini che mi ha tanto aiutata ! ) , GVC ci ha aiutati a fare un bel manifesto, la regione lo ha approvato e ha comunicato che sarebbe intervenuta addirittura con la Finarelli, con il Sert e le M.I. abbiamo organizzato la visita del dott.Orozco, la tipografia ci ha ristampato tutto il materiale a tempo di record, Ravenna studenti ci ha chiesto un incontro, alcuni colleghi hanno mandato video e fotografie…Quando si è capito che la cosa cominciava a girare, devo ho dire che ho avuto tutto l’appoggio dalla Direzione dell’Azienda. Il giorno prima è stato bellissimo accompagnare il dott. Orozco e la dott.ssa Romero a visitare le nostre strutture ( i reparto M.I, la casa familgia di Borgo Montone e il CeIS) e confrontare le nostre realtà  ; pur nell’ansia per la preparazione della Conferenza. Ma fino alla mattina del 1° dicembre, ancora non credevo che avrei visto tanti ragazzi. La mia valutazione oscillava fra i 150 e i 260, non avrei immaginato di vedere il Palazzo Congressi stracolmo ( ufficialmente ha 360 posti, ma ce n’erano sugli scalini…). Inevitabile qualche errore tecnico quando l’emozione è tanta. Anch’io avevo la salivazione azzerata…e ho qualche rammarico per non aver detto tutto ciò che mi ero prefissata di dire; ma forse ero soffocata dall’intensità  emotiva degli interventi di Silvia e Alessandro. Un grazie enorme ad Alessandro per ciò che ha detto.
Credo che abbiamo segnato un punto importante nella storia della comunicazione per la prevenzione dlel’HIV a Ravenna. Il comunicato stampa preparato la sera del 30 ripreso quasi integralmente da tanti giornali . Due eventi in contemporanea, a Ravenna e a Riolo, con la collaborazione delle istituzioni, delle scuole, dell associazioni; una finestra sul mondo portataci dagli ospiti d’oltreoceano ; l’attenzione di tanti ragazzi, mai venuta meno. La sensazione che ,davvero, stavamo ‘comunicando’. E che abbiamo tenuto la giusta misura, pur con un argomento cosଠeticamente impegnativo.
Ne parleremo a lungo; ci sono stati anche difetti, certamente. Li analizzeremo per fare ancora melgio la prossima volta.

 

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Intervista – La Voce di Romagna- novembre 2010

Intervista – Sette sere- novembre 2010

Articolo Buone Notizie Bologna- ottobre 2010

 

 

Rassegna stampa

Articolo La voce 1 dicembre

http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/2010/11/30/422324-dicembre_imparare.shtml

http://www.ravennaedintorni.it/Home/giornata_mondiale_aids_Hiv_a_Ravenna_9_nuove_infezioni_ogni_centomila_residenti/12722/79.aspx

 

http://www.piunotizie.com/news/pagina1014825.html

 

http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0011363-giornata-mondiale-aids-iniziative-ausl

 

http://www.ausl.ra.it/h3/h3.dll/aaur4lout/sC:!TEMP!HwTemp!3se60c4424a3.tmp/d1/fpagina?ID=VisDoc&UID.x=34776-1118917259

http://www.romagnaoggi.it/ravenna/2010/11/30/179308/

 

NPS Emilia Romagna