AIDS e la patologia psichiatrica

Di Carmen Mellado

Nei pazienti HIV/AIDS le più frequenti patologie psichiatriche sono:

a. Reazione acuta da stress
b. Disturbi di adattamento
c. Depressione maggiore
d. Mania
e. Psicosi
f.  Delirium
g. Demenza complex

a. La reazione acuta da stress di presenta in seguito alla diagnosi nel 90% dei soggetti ma può manifestarsi anche in ogni fase dell’infezione. In genere dura circa 8-10 giorni e passa con un intervento di supporto. Si caratterizza per stato di confusione, disturbi del sonno ed altri stati emotivi come rabbia, paura, colpa, ritiro e disperazione con idee di suicidio oppure con un meccanismo difensivo di negazione.

b. Il disturbo di adattamento è una reazione di eccessiva intensità e durata alla diagnosi di infezione HIV/AIDS o allo stress legato al decorso della malattia. La sintomatologia è caratterizzata da ansia, disturbo ossessivo compulsivo o depressione.
L’ansia, oltre a manifestarsi con sintomi psicologici, si accompagna a sintomi somatici come disturbi gastro-intestinali, sudorazione e stanchezza che possono essere scambiati per sintomi organici, credere ad un peggioramento della malattia il che aumenta lo stress che a sua volta aumenta i sintomi somatici dell’ansia.
Il disturbo ossessivo compulsivo nel paziente HIV/AIDS si caratterizza fondamentalmente per la ruminazione mentale e il controllo continuo del proprio corpo.

c. Infine la depressione che è una delle complicanze psichiatriche più frequenti in quanto si presenta spesso nel corso di malattie organiche. E’ importante riconoscerla e trattarla perché è peggiorativa della risposta immunitaria e quindi sul decorso dell’ infezione da HIV.
Bisogna aggiungere che gli anti-retrovirali possono provocare complicanze neuropsichiatriche, sia gli NRTI (Zidovudina: mania e depressione) che gli NNRTI (Efavirenz: agitazione, insonnia, sogni vividi, vertigini, diminuita concentrazione e depressione).
Inoltre ci sono numerosi farmaci che possono causare sintomi depressivi: anti-ipertensivi (Propanololo, Reserpina, Diuretici, Clonidina), Psicotropi (Neurolettici, BDZ), Ormoni Stereoidei, Analgesici-Anti infiammatori (Oppiacei, Indometacina) ed altri farmaci come: Digitale, Amantadina, Levodopa, Cimetidina, Sulfamidici.

Anche se la depressione è diminuita in seguito alla terapia anti-retrovirale (sia per l’effetto psicologico che per l’attività degli anti-retrovirali a livello del SNC che per la modificazione della frequenza dei fattori di rischio) è fondamentale che l’infettivologo sia competente nell’individuarla per inviare precocemente il paziente dallo specialista psichiatra per trattarla, non solo perché la depressione anche nei soggetti senza malattie fisiche porta a linfopenia, riduzione del numero e attività dei Natural Killer e ad una riduzione della risposta linfoproliferativa ai mitogeni ma perché la Depressione Maggiore è la responsabile di un incremento di mortalità nella Cardiopatia Ischemica per:

  • Non Compliance;
  • Ridotta variabilità della frequenza cardiaca per alterazione dell’equilibrio fra Simpatico e Parasimpatico.;
  • Incremento d’attivazione piastrinica (iperaggregazione piastrinica);
  • Iperattività dell’asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene.

Dato il problema delle dislipidemie in seguito alla terapia HAART, che hanno portato ad un aumentato rischio di patologia coronarica, è bene che si tenga presente che:

  • La depressione è un fattore di rischio per la cardiopatia coronarica;
  • È dimostrata un’aumentata incidenza/prevalenza di depressione dopo eventi cardiovascolari;
  • C’è un aumento di rischio di morte improvvisa (3,5) nei primi 6 mesi dopo l’infarto del miocardio nei pazienti depressi non trattati versus in non depressi.

Depressione    <—–>      Infarto del miocardio

Di conseguenza, quando in un vostro paziente individuate sintomi come: tristezza, senso di colpa, perdita dell’attività sessuale, perdita di speranza, apatia, pensieri di morte, disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), disturbi dell’appetito (con aumento o diminuzione di peso), perdita di concentrazione e memoria (diagnosi differenziale con AIDS Demenza Complex) e perdita di energia (simile all’astenia dell’ARC) dovete rivolgere la vostra attenzione a inquadrare il quadro clinico come presunto episodio depressivo maggiore, dove il sintomo “umore depresso” può essere sostituito con il suo equivalente “perdita del piacere per le cose che abitualmente gli davano piacere”. Oltre ad uno di questi due sintomi devono essere presenti altri 4 dei sintomi precedentemente elencati per la durata di due settimane.

Per quanto riguarda le terapie antidepressive è bene sapere che gli SSRI (gli antidepressivi di prima scelta) sono anch’essi metabolizzati a livello epatico dagli isoenzimi del citocromo P-450.

d. Un altro disturbo psichiatrico è la Mania Secondaria. Si presenta con una prevalenza del 1,2% nei sieropositivi e del 4,8% nei soggetti con AIDS. E’ un disturbo psichiatrico che segue ad alterazioni organiche o assunzioni di farmaci, che deve perdurare almeno da una settimana ed è caratterizzato per la presenza di: umore elevato o irritabilità e da almeno due dei seguenti sintomi:iperattività, logorrea, grandiosità, insonnia, distraibilità e alterato giudizio.

Questa patologia è più manifesta e facile da diagnosticare. Le terapie usate sono gli stabilizzatori del tono dell’umore o neurolettici atipici. La presenza di anomalie alla RMN predice una scarsa tolleranza al litio e ai neurolettici. Gli anticonvulsivanti sono un’alternativa efficace. Non trattarla comporta: scarsa o nulla compliance farmacologica, anomalie comportamentali come rapporti sessuali promiscui e non protetti, oltre alle conseguenze sociali e psicologiche prevedibili.

e. Nel paziente HIV possono svilupparsi psicosi funzionali, considerate reazioni a infezioni da HIV, possono anche essere casuali le concomitanze fra le due patologie oppure possono essere legate alla diretta azione del virus a livello del SNC (diminuite in era HAART). La risposta ai neurolettici è favorevole, ma il paziente può sviluppare sintomi extrapiramidali. Per questo si usano i neurolettici atipici ma alcuni possono fare sviluppare la sindrome metabolica.

f. per ultimo Deliruim e Demenza Complex sono complicazioni tardive della malattia.