Toscana contro Aids 2010

Fonte immagine loschermo.it

 

LUCCA, 01 dicembre – L’AIDS è ancora un problema aperto, con il quale tutti siamo chiamati a confrontarci. Per far passare questo messaggio nella Giornata della lotta all’AIDS (in programma mercoledì 1 dicembre) e nei giorni successivi, vengono organizzate in tutto il mondo campagne di sensibilizzazione.

Sul nostro territorio le iniziative in programma sono il frutto di un lavoro capillare e integrato di pubblico e privato sociale.
Come accade già da alcuni anni, la Provincia di Lucca, i Comuni di Lucca e Capannori, l’Azienda USL 2, la Conferenza dei Sindaci, l’Azienda USL 12, il Ce.I.S. Gruppo “Giovani e Comunità”, l’associazione NPS Toscana, il Gruppo Volontari Carcere di Lucca promuovono e organizzano infatti alcuni eventi in grado di raggiungere destinatari diversi.
L’iniziativa più importante è quella in programma giovedì 2 dicembre quando, in collaborazione con la Casa Circondariale di Lucca , all’interno del Carcere di San Giorgio si svolgerà la proiezione del film “+ o -. Il sesso confuso. Racconti di mondi nell’era aids” di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli, cui seguirà un dibattito.

 

All’evento, oltre ad uno dei registi, Giulio Maria Corbelli, prenderanno parte anche: la responsabile di zona distretto dell’Azienda USL 2 Cristina Petretti, l’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Lucca Mario Regoli, l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lucca Angelo Monticelli, il vicesindaco del Comune di Capannori Luca Menesini, il vicepresidente del Ce.I.S. Aldo Mencarini, la presidente di NPS Toscana Ilaria Ghelardini, il Gruppo Volontari Carcere nella persona di Massimiliano Andreoni, nonché esperti degli Enti e delle Associazioni promotori dell’iniziativa.

L’importanza dell’evento è stata evidenziata dal direttore generale dell’Azienda Usl 2 Oreste Tavanti, dall’assessore provinciale al sociale Mario Regoli, da Leonardo Butelli del Ce.I.S., dal medico di Malattie Infettive Michele De Gennaro, dalla comandante delle Guardie Carcerarie della Casa Circondariale di Lucca Rosa Ciraci, da Massimiliano Andreoni (Gruppo Volontari Carcere) e dagli altri professionisti dell’Azienda sanitaria: Lucia Puliti (direttore Educazione alla Salute), Ellena Pioli (responsabile Ser.T. e referente per l’assistenza sanitaria in carcere) e Sergio Ardis (coordinatore Comitato Etico Locale).

E’ la prima volta che a Lucca in questa Giornata si entra in una struttura penitenziaria per ricordare che la lotta all’AIDS deve avvenire ovunque e che non esistono luoghi chiusi per combattere questa infezione.
Nelle carceri italiane il 7% delle persone recluse è positivo al virus dell’HIV. Questo dato, tanto rilevante, fornisce una misura solo quantitativa dell’importanza del problema e impone una riflessione sulla complessità dell’argomento. Il relativamente alto numero di persone recluse sieropositive per HIV si accompagna, infatti, alle difficoltà di vita che incontra chi sconta una pena detentiva. Fra queste difficoltà non vi può e non vi deve essere un diverso e ingiusto trattamento rispetto al soddisfacimento dei bisogni di informazione e accesso alle cure. Le persone detenute devono avere le stesse possibilità di accesso al test per l’HIV che hanno le altre persone iscritte al SSN e come queste devono poter accedere ad ogni tipo di diagnostica e di terapia necessaria. L’Azienda USL 2, con tutti i suoi operatori, è oggi in prima persona impegnata nel garantire il diritto alla salute di ogni persona sul territorio di competenza. Tale impegno diventa inderogabile quando si tratta di persone che, per la loro condizione di reclusione, possono avere minori possibilità di tutela o mancanza di alternative possibili quali il ricorso a trattamenti privati.
 L’incontro presso la Casa Circondariale ha particolare importanza per tutti gli Enti coinvolti perché permette di raggiungere una popolazione esposta al problema, ma generalmente esclusa dalle normali attività di promozione sociale e di informazione. Per questi motivi è stato scelto il carcere come luogo emblematico lucchese per lottare contro l’HIV e contro la discriminazione che purtroppo ancora oggi accompagna questa infezione.

Portare in carcere questa iniziativa annuale consentirà quindi di trasmettere alcuni messaggi sanitari di fondamentale importanza, nell’ambito di una campagna di informazione e sensibilizzazione che sarà incentrata anche quest’anno sui temi della prevenzione e della discriminazione, insieme a quello non meno importante dell’accesso alle terapie per tutte le persone che si trovano sul territorio, qualsiasi sia il loro stato giuridico e le loro condizioni sociali.

Inoltre, è stata prevista la distribuzione di materiale informativo sulla prevenzione dell’aids e profilattici in collaborazione con pub e discoteche.

Questi i locali che aderiscono all’iniziativa: bar “Cupido” Lucca, birreria “Bruton” S. Cassiano di Moriano, Irish pub “McCulloughs” Lucca, KUKU Disco Lucca, “Makia” Porcari, Nicola’s Lucca, Nuovo “Skylab” Piano di Coreglia, “T Caffè” Lucca.

.Fonte: loschermo.it