UE approva interferone peghilato anche per uso sui bambini

La Commissione europea ha ampliato le indicazioni del peginterferon alfa-2a (Pegasys, Roche) per estenderne l’uso, in associazione a ribavirina, ai bambini con infezione cronica del virus dell’epatite C a partire dai 5 anni di età.
 

Il prodotto potrà essere impiegato nei pazienti mai tratti in precedenza e con diagnosi positiva di infezione da Hcv. La nuova indicazione arriva 10 anni dopo l’approvazione inziale del farmaco.

La trasmissione madre figlio è il modo più frequente con cui I bambini si infettano con l’Hcv. In Europa sarebbero circa 65mila i bambini con infezione cronica da virus dell’epatite C.

Interferone più ribavirina, almeno per ora rimane il gold standard della terapia per l’infezione da Hcv. I nuovi antivirali, telaprevir e boceprevir, possono essere utilizzati solo in associazione a questi due farmaci. All’orizzonte sui profilano nuove terapie, tutte orali, che non prevedono l’uso dell’interferone, ma per ora sono ancora in studio e non approvate in alcun Paese.

Devono essere sottoposti allo screening con ricerca di HCV-AB  tutti i nati da  madre con infezione da HCV. La trasmissione del virus  dalla madre al figlio avviene durante il parto ed è il principale modo di contagio nel bambino. Il rischio è elevato se la madre presenta una viremia (evidenziata con dosaggio quantitativo di HCV-RNA) elevata e/o confezione con il virus dell’AIDS..
Il parto cesareo e l’allattamento al seno non modificano il rischio di trasmissione. 
 
Molto spesso l’epatite C è scoperta casualmente durante esami ematochimici, effettuati a bambini a rischio o nati da madri con epatite C. I bambini non presentano generalmente sintomi. Le transaminasi risultano elevate in 1/3 dei casi. La biopsia epatica non evidenzia danno o evidenzia danno minimo nel 90% dei casi. La cirrosi è osservata nel 3% circa dei casi.

Allo stato attuale delle conoscenze, l’epatite C del bambino si presenta nella maggior parte dei casi come una malattia benigna. La guarigione spontanea si osserva in un terzo dei casi. Per i restanti 2/3 l’evoluzione è cronica. È essenziale consigliare l’astensione del consumo degli alcolici nell’età adolescenziale ed adulta. I risultati della terapia con interferone e ribavirina nel bambino sono sovrapponibili a quelli dell’adulto.

 

FONTE: pharmastar.it
Canale informativo: Poloinformativohiv.info