HIV: PREVENZIONE, CURE E PROSPETTIVE. UN DIALOGO TRA SCIENZA E DIRITTO

Venerdì 13 maggio, ore 15:30

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Era il 1981 quando i giornali statunitensi iniziarono a parlare di un virus ancora sconosciuto e senza nome. Inizialmente definita come la “peste del nuovo millennio”, l’infezione da HIV è stata successivamente etichettata come una malattia confinata a determinate categorie di individui, avviando una vergognosa narrazione contro chi aveva contratto il virus. Dopo oltre 40 anni la scienza non ha ancora sconfitto il virus, ma ha conseguito traguardi fondamentali: oggi conosciamo la struttura dell’HIV, sappiamo come si trasmette e, soprattutto, sappiamo come impedire che questo accada. Più limitati, invece, i risultati ottenuti nella lotta allo stigma, con le sue ripercussioni nella quotidianità, percezione di sé, nei rapporti interpersonali e nella sfera relazionale e comunicativa. Ancora oggi, l’HIV viene percepita come una malattia impregnata di implicazioni morali, collegata a comportamenti stigmatizzati o ritenuti riprovevoli sul piano sessuale o con forme di devianza e di disagio sociale. Le associazioni continuano a denunciare innumerevoli episodi di discriminazione strutturale che spesso nascono da pratiche sociali normalizzate e istituzionalizzate. Rete Lenford rinnova il suo impegno nella lotta allo stigma e alla discriminazione: nelle aule giudiziarie, con l’assistenza legale alle persone che subiscono gravissime discriminazioni dopo aver contratto il virus, e fuori dai tribunali, unendosi alle richieste di modifica della legge n. 135 del 1990, affinché le norme stiano al passo con la scienza. Occorre battersi per garantire – senza alcuna discriminazione – prevenzione e diagnosi precoce, accesso alla terapia, tutela della privacy, diritto alla cura e all’assistenza sanitaria, anche in ambito penitenziario. Al contempo, è fondamentale esplorare gli aspetti connessi alla responsabilità penale da contagio, indagando i limiti della criminalizzazione dell’HIV, e individuare le azioni esperibili per contrastare i fenomeni di discriminazione, nel mondo del lavoro e negli altri ambiti sociali, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione attraverso un approccio votato all’intersezionalità. Sono questi i temi sui quali ci interrogheremo insieme a medici, avvocati e attivisti, offrendo il nostro contributo nel difficile itinerario verso l’eliminazione dello stigma. Intervengono: Mario Colamarino, Rosaria Iardino, Massimo Galli, Alessandra Bandera, Margherita Errico, Giuseppina Iannicelli, Giulio Corbelli, Vincenzo Miri, Francesco Micozzi, Tommaso Mauro, Riccardo Tremolada.