un cavallo di Troia inganna gli anticorpi


NEF Negative Regulatory Factor  -fonte wikimediaSu Nature Immunology lo studio che spiega come vengono disattivate difese e cure


Andrea Cerutti, da Padova a New York:  un ‘cavallo di Troia’ inganna gli anticorpi


MILANO , “” L’Hiv, il retrovi­rus causa dell’Aids, ha una sua spiccata ‘intelligenza’ nel disin­nescare le difese dell’organismo che infetta e nel rendere meno ef­ficaci anche i farmaci. Come Ulis­se sconfisse dopo 10 anni di inu­tile assedio Troia, adottando il trucco del cavallo di legno pieno di guerrieri e in apparenza ab­bandonato sulla spiaggia, cosଠl’Hiv uccide le inattaccabili cel­lule delle nostre difese con un escamotage . Ulisse entrò in Troia, con un manipolo di guer­rieri scelti, nascosto all’interno del cavallo che gli stessi troiani portarono nella città  per fare spregio ai greci in apparenza de­lusi e partenti. Hiv-Ulisse fa lo stesso infettando altre cellule delle difese, i macrofagi o i linfo­citi T, e utilizzando loro (il caval­lo di Troia) come veicolo per in­trodurre il killer Nef (i guerrieri di Ulisse) all’interno dei temibili globuli bianchi della serie B, al­trimenti inattaccabili dal virus dell’Aids.
Insomma senza que­sto ‘imbroglio’ biologico l’Hiv sarebbe meno temibile.

La scoperta è firmata da An­drea Cerutti. Un testardo immu­nologo italiano che da anni cer­ca il modo di bloccare l’Aids in­vestigando i misteriosi meccani­smi di attacco di questo virus.
La pista giusta l’aveva individuata anni fa, ma ancora mancava la prova schiacciante. Adesso Ce­rutti, 44 anni, ha il quadro com­pleto.
E il suo studio è stato ac­creditato e pubblicato dalla rivi­sta Nature Immunology. Cerutti si è laureato in medicina e si è specializzato in ematologia al­l ‘università  di Padova (1984-1995), ma è dovuto emi­grare (come tanti) per raggiunge­re il traguardo. Oggi è a capo del dipartimento di Immunologia al Weill Medical College of Cornell University di New York. Da otto­bre sarà  al Mount Sinai . Negli Stati Uniti vige la regola della campagna acquisti come da noi nel calcio: cosଠper il friulano Ce­rutti stanno salendo le quotazio­ni nel mondo della ricerca.


Spiega: Abbiamo scoperto che l’Hiv riesce a trasferire ai lin­fociti B la proteina Nef dall’ester­no “” racconta “” attraverso un sofisticato sistema di nanotubi, microscopici tunnel (come un ponte esterno tra due cellule) in grado di mettere in comunicazio­ne i linfociti B con i macrofagi in­fetti. Nef è il maggiore responsa­bile della formazione di questi tunnel intercellulari e li utilizza per trasferirsi dai macrofagi in­fetti alle cellule B in maniera silenziosa, cioè senza essere visto dal sistema immunitario. Killer furbo e silenzioso. Continua Cerutti: La disattivazione dei linfociti B da parte di nanotubi contenenti Nef indebolisce, inoltre, la formazione di anticorpi anti- Hiv  .


Il richiamo epico contraddistingue la cultura umanistica che fa la differenza tra gli scienziati italiani e i biotech puri del resto del mondo. Ed ecco che il ‘cavallo di Troia’ trova spazio nelle pagine del superscientifico Nature. àˆ stato il primo collega­mento che ho fatto davanti al meccanismo che avevo indivi­duato “” prosegue Cerutti “”. E d’altra parte cosଠsono stati chia­mati anche i “˜virus virtuali’ che “˜infettano’ i nostri sistemi infor­matici. Il cavallo di Troia spiega bene come l’Hiv riesce a causare una vera e propria catastrofe im­munitaria senza dover infettare tutte le cellule del sistema difen­sivo. E perchà©, pur mostrando un soddisfacente miglioramento della funzione immunitaria ge­nerale, pazienti in cura con anti­retrovirali mostrano un persi­stente, ancorchà© subdolo, inde­bolimento delle risposte anticor­pali  .


Nei precedenti studi, Cerutti aveva scoperto che la proteina vi­rale Nef ( Negative factor , protei­na immunosoppressiva) inibi­sce la produzione di anticorpi da parte delle cellule B. Queste cel­lule, però, sono le uniche a non poter essere infettate dal virus dell’Aids. Ma allora come fa?, si chiedevano Cerutti e i suoi col­leghi. Ora la risposta c’è. Il ca­vallo di Troia che porta il Nef.
E Nature , per una volta, ricorda, seppur vagamente, l’Odissea di Omero o l’Eneide di Virgilio.



Articolo di Mario Pappagallo per stockabbigliamentounisex