Al CROI di quest’anno sono stati presentati diversi studi su nuovi farmaci antiretrovirali o nuove strategie terapeutiche che hanno dato risultati promettenti.
- Nuovo NNRTI denominato Doravirina si dimostra efficace in uno studio
- Terapia a due farmaci sufficiente per il mantenimento: si tratta di una combinazione dell’NNRTI rilpivirina (Edurant) con l’inibitore dell’integrasi sperimentale GSK1265744.
Ai partecipanti allo studio, circa 200 pazienti naïve al trattamento, è stata somministrata doravirina in diversi dosaggi, in combinazione con tenofovir e FTC (i principi attivi del Truvada). Sotto il profilo dell’efficacia e della sicurezza, la doravirina è risultata paragonabile all’efavirenz (Sustiva, Stocrin, anche nel combinato Atripla).
A 24 settimane dall’inizio del trattamento, è riuscito ad abbattere la carica virale a livelli non rilevabili il 76% dei pazienti che assumevano il farmaco sperimentale, contro il 64% di quelli trattati con efavirenz. La doravirina è inoltre risultata associata ad una minor insorgenza di effetti collaterali.
È prevista una successiva sperimentazione sulla doravirina nel regime con dosaggio a 100mg.
Terapia a due farmaci sufficiente per il mantenimento
Si tratta di una combinazione dell’NNRTI rilpivirina (Edurant) con l’inibitore dell’integrasi sperimentale GSK1265744.
I partecipanti allo studio hanno innanzitutto assunto la classica terapia a base di una combinazione di tre antiretrovirali. Dopo sei mesi, a patto che fossero riusciti ad abbassare la carica virale al di sotto delle 50 copie/ml, venivano sottoposti per altri sei mesi al regime di mantenimento con due farmaci, in uno di tre diversi dosaggi. I tassi di soppressione virale sono risultati comparabili a quelli ottenuti in pazienti che continuavano ad assumere la triplice.
Alla 48° settimana di trattamento, la percentuale di pazienti trattati con terapia duplice che aveva mantenuto la carica virale irrilevabile è risultata uguale a quella dei pazienti che avevano assunto la terapia standard.
Fonte: Aidsmap